Il tempo del drenaggio e della purificazione
Spesso ci si avvicina al mondo del drenaggio nella stagione più calda, per contrastare la pesantezza (con i suoi fastidi), la ritenzione (con i suoi inestetismi) e addirittura per aiutare il corpo a liberarsi del peso in eccesso. L’esperienza di leggerezza con un drenante a marchio ZUCCARI, però, è talmente piacevole da trasformarsi in una sana abitudine valida in ogni stagione. Sentirsi leggeri significa liberarsi ogni giorno dalle zavorre in eccesso e dalle tossine che inquinano l’organismo, lasciando più spazio al buono del nutrimento e a un pieno benessere.
Depurazione, drenaggio,
purificazione, rigenerazione
Sembrano quasi sinonimi, invece queste parole vengono spesso associate agli integratori alimentari detox e a volte addirittura ai cosmetici. Dietro ciascuna di esse, però, si nasconde un significato particolare.
Con il termine depurazione si fa riferimento alla “movimentazione” delle tossine annidate in acqua o grasso (si chiamano tossine idrofile o lipofile per questa ragione). Smuovere le tossine dalla loro sede è necessario per farle confluire all’interno dei liquidi in eccesso che verranno smaltiti successivamente.
Il drenaggio coinvolge principalmente lo smaltimento dei liquidi in eccesso: se tutto funziona correttamente, questi liquidi eliminati conterranno anche le tossine accumulate nel corso del tempo che, attraverso l’attività di depurazione degli organi emuntori (fra loro citiamo fegato, reni e pelle), si preparano per l’espulsione.
La purificazione è la descrizione della parte finale del processo drenante, quella che potremmo definire come la fase di allontanamento e separazione delle scorie dall’organismo.
La rigenerazione è una fase innovativa che completa il percorso detox: se ne parla ancora (troppo) poco, ma ZUCCARI ha avuto l’intuizione che mancasse un ultimo passo per completare l’azione multi-detox di un integratore alimentare drenante. Spesso le tossine sono il risultato di anni di accumulo e la presenza di queste scorie all’interno dell’organismo ha instaurato dei meccanismi o alterato dei processi. La rigenerazione è un talento naturale che è sempre più necessario assimilare dalla fitoterapia, in quanto “insegna” all’organismo come ripristinare i corretti micro-equilibri che concorrono al benessere generale della persona.
Di cosa dobbiamo liberarci esattamente?
Le tossine possono essere prodotte dai normali processi metabolici (tossine endogene) oppure possono essere prodotte da dieta sregolata, inquinamento e abitudini scorrette (tossine esogene). In condizioni perfette l’organismo elimina le tossine in modo indipendente, attraverso l’attività degli organi adibiti alla depurazione fra i quali fegato, reni e pelle. Quando le tossine si accumulano, però, il sistema di depurazione è soggetto a sovraccarico e non riesce a far fronte all’eccesso di scorie. Queste rimangono in circolo e, a seconda della loro natura idrofila o lipofila, vengono trattenute nei tessuti causando ritenzione idrica e accumuli adiposi.
Se le tossine hanno “intasato” il corpo sufficientemente a lungo (e considerando lo stile di vita moderno, è molto probabile che sia così), la loro permanenza può aver deteriorato alcuni meccanismi. L’organismo “impara” velocemente e assimila nuove abitudini con relativa facilità, ma con la stessa velocità “dimentica” come mettere in funzione i suoi processi più virtuosi. Dopo aver depurato il corpo dalle tossine, quindi, è importante permettere la riattivazione delle sane abitudini. Bere di più, per esempio. Aggiungere un po’ di movimento. Riparare quello che si è deteriorato. C’è una pianta in grado di insegnarci il talento della rigenerazione, della “ricostruzione del buono partendo dal pulito”. È la Betulla.
Consideriamo la Betulla
I talenti della Betulla sono osservabili già in natura. La Betulla ha un talento superiore nella depurazione e nel drenaggio. Per rendersene conto, basta osservarla: così slanciata, flessuosa e rigogliosa porta al nostro corpo un messaggio coerente con la sua stessa natura.
La Betulla beve molto, drenando i liquidi da terreni molto umidi e da zone ricche di acqua. Ricava il nutrimento purificando da sé i liquidi a sua disposizione, che si trovano in quantità attorno a lei ma che non hanno sempre una purezza tale da garantirne la sicurezza.
La Betulla non assorbe tutta l’acqua che attira a sé, anzi, la converte a diverse destinazioni d’uso. Una parte serve per irrigare ogni distretto della pianta, una parte viaggia velocemente attraverso il suo sistema “fito-circolatorio” permettendo all’acqua di scorrere ed evaporare velocemente.
La ricerca ZUCCARI applicata alla Betulla
Il Dipartimento Ricerca e Sviluppo ZUCCARI ha svolto una ricerca approfondita sulla Betulla, dal suo ruolo incontrastato di depurativo e drenante presente nelle tradizioni più antiche fino ai talenti e ai meccanismi che trasmette all’organismo. L’applicazione dell’indagine scientifica ha permesso di individuare:
- le parti della pianta maggiormente coinvolte nei processi di depurazione e drenaggio
- i fitoestratti più performanti e i metodi estrattivi migliori per rispettarne la naturale attività
- i processi che permettono alla pianta di trasmettere “i suoi talenti” all’organismo
Il Dipartimento Ricerca e Sviluppo ha individuato il miglior metodo estrattivo per ciascun principio attivo. Lo scopo è quello di rispettarne l’integrità, l’attività per l’organismo e l’efficacia originale — un impegno che parla di ZUCCARI e del suo ruolo di connessione fra Uomo e Natura.
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La corteccia
Simbolo dell’auto-rigenerazione, viene lavorata per rendere gli attivi in essa contenuti bio-disponibili attraverso un processo di liberazione enzimatica.
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I semi
Piccoli scrigni di ingredienti preziosi, vengono sottoposti a un processo di presso-separazione a temperatura ambiente mediante il quale gli attivi si separano dall’inclusione cellulare tramite alta pressione.
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La resina
È una delle parti più nobili della betulla e viene lavorata per ottenere gli attivi attraverso un’estrazione idro-alcolica.
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Gli oli essenziali
Sono da sempre un tema caro a ZUCCARI che, per ricavarli mantenendo integra la loro qualità, si avvale di un’estrazione in CO2 supercritica.
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La linfa
Si ricava manualmente, tramite l’estrazione bio-nativa rispettosa della pianta, attendendo con pazienza che la betulla ceda il suo liquido tessutale ricco di nutrienti.
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I fiori
Sono elementi attivi che necessitano di una particolare attenzione per ottenere un impiego in purezza: ZUCCARI ha scelto di affidarsi a un’accurata estrazione idro-solare per ottimizzare l’azione floriterapica.
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Le gemme
Con la loro tenerezza, sono conosciute come antiossidanti e drenanti. Vengono trattate attraverso un attento processo di macerazione glicerica.
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Le foglie
Ricche di flavonoidi, tannini, saponine e triterpeni, vengono lavorate tramite un paziente processo di lenta decozione.
La betulla superiore è
perché la sua efficacia viene preservata da una lavorazione attenta
perché i suoi attivi vengono ricavati da tutte le parti più virtuose della pianta.
perché il suon talento drenante e depurativo non si limita a un solo attivo comunemente conosciuto, ma a tutti gli attivi che, sapientemente combinati, danno origine a una sinergia superiore